Entaglement e variabili nascoste

Ciao a tutti.

Vorrei capire come viene affrontato il problema dell'entaglement nella teoria di Bohm. In riferimento al caso dei due elettroni nello stato di singoletto, ho letto che egli spiega tali risultati assumendo che lo spin sia una proprietà della funzione d'onda globale, e quindi modificando la direzione dell'apparato di misura, si modifica anche tale funzione d'onda, il chè influenza i risultati delle misure effettuate sul secondo elettrone. Vorrei capire se e come tale spiegazione sia giustificata anche quantitativamente sulla base delle equazioni di Bohm, ovvero come sia possibile riottenere quantitativamente gli stessi risultati della meccanica quantistica utilizzando l'approccio di Bohm.


Grazie

Vorrei cercare di chiarire meglio il senso della mia domanda.
La teoria di Bohm vuole evitare il collasso della funzione d'onda e intende reinterpretare i risultati della meccanica classica supponendo che le particelle si muovano lungo traiettorie definite come nel caso classico.
Sto cercando di capire fino a che punto sia consistente la sua teoria; egli infatti scrive un' equazione per la funzione d'onda globale (che coincide con l'equazione di Schrodinger) ed una equazione per il moto delle particelle.
Quindi per interpretare l'entaglement postula che la funzione d'onda globale si riorganizzi istantaneamente quando viene modificato l'apparato di misura su una delle due particelle, in modo che i risultati delle misure sulla seconda particella siano coerenti con le previsioni quantistiche; e questo deve essere vero per qualsiasi apparato sperimentale si scelga di utilizzare. Poichè però la funzione d'onda globale è determinata da specifiche equazioni, il primo problema a mio avviso è verificare la consistenza di tale ipotesi di riorganizzazione della funzione d'onda con le equazioni.
Mi chiedevo se questo problema sia stato affrontato, o se semplicemente Bohm e i sostenitori delle teorie a variabili nascoste si siano limitati a ipotizzare che tale riorganizzazione avvenga.
Da quanto mi pare di capire Bohm ipotizza l'esistenza di una funzione d'onda globale che non può essere nè rilevata sperimentalmente, nè calcolata teoricamente; sto cercando di capire se oltre a questo, egli ipotizzi anche che essa abbia proprietà senza potere verificare che tali proprietà siano consequenza delle sue equazioni.